martedì 23 dicembre 2014

Recensione: Il tredicesimo dono di Joanne Huist Smith

Buonasera a tutti,
da oggi libertà. Mi capiscono solamente gli studenti con questa affermazione, dubito. Ho finalmente un po' di pausa (due settimane) per poter riposare, ergo leggere e recensire a più non posso.
Il carico scolastico si è alleggerito da due giorni soltanto e io sto finalmente ridando antico splendore al blog, di sicuro adesso farò qualcosa ogni giorno.
Oggi è il turno di una recensione. Libro ricevuto in omaggio dalla Garzanti che ringrazio tantissimo, sono sempre gentilissimi e disponibili.

Titolo: Il tredicesimo dono
Autore: Joanne Huist Smith
Editore: Garzanti
Pagine: 168
Prezzo: € 14,90

"Mamma, abbiamo perso l'autobus." È la mattina di un freddo e grigio 13 dicembre, e Joanne viene svegliata improvvisamente dai suoi tre figli in tremendo ritardo per la scuola. Ancora non sanno che quel giorno la loro vita sta per cambiare per sempre. Mentre di corsa escono di casa, qualcosa li blocca d'un tratto sulla porta: all'ingresso, con un grande fiocco, una splendida stella di Natale. Chi può averla portata lì? Il bigliettino che l'accompagna è firmato, misteriosamente, "I vostri cari amici". Mancano tredici giorni a Natale, e Joanne distrattamente passa oltre: è ancora recente la morte di Rick, suo marito, e vorrebbe solo che queste feste passassero il prima possibile. Troppi i ricordi, troppo il dolore. Ma giorno dopo giorno altri regali continuano ad arrivare puntualmente, e mai nessun indizio su chi possa essere il benefattore. La diffidenza di Joanne diventa prima curiosità, poi stupore nel vedere i suoi figli riprendere a ridere, a giocare, a divertirsi insieme. Sembra quasi che stiano tornando a essere una vera famiglia. E il mattino di Natale, mentre li guarda finalmente felici scartare i loro regali sotto l'albero addobbato, Joanne scopre il più prezioso e magico dei doni. Quello di cui non vorrà mai più fare a meno, e il cui segreto ha scelto di condividere con i suoi lettori...


Jo e i suoi tre figli, Ben, Nick e Megan, hanno da poco perso il padre, Rick. Tra poco sarà Natale e Jo, senza il tanto amato marito non riesce a fare niente: né a comprare l'albero, né a fare regali ai suoi figli, né a passare troppo tempo con loro.
La famiglia sta cadendo a pezzi e, proprio nel momento in cui sembrava persa, appare una poinsettia. Dopo la poinsettia altri piccoli dolci regali che risveglieranno e ricostruiranno Jo e la sua famiglia. Ma chi manda i regali? Chi sta salvando la sua famiglia?
La mia amica Kate mi dice che Rick riposa in pace. Che è in un luogo dove non ci sono dolore, preoccupazioni, angosce, ma io lo immagino folle di rabbia contro Dio. Lo stesso sentimento che brucia dentro di me. Non sono in grado di spiegare ai ragazzi perché sia successo tutto questo, perché in altre famiglie c'è un padre e nella loro no. Non posso dirgli che avrei voluto morire io, piuttosto, perché Rick sarebbe stato capace di aiutarli a superare il dolore.
Ero incerta se leggere o meno questo libro. La copertina, così dolce e natalizia, mi chiamava continuamente e le recensioni che leggevo pure. I libri che, invece, mi aspettano in libreria mi sussurravano all'orecchio "lascialo andare, lascialo andare, lascialo andare". Alla fine no, non l'ho potuto lasciare. E ho fatto bene.
Dalle prime pagine mi sono subito sentita parte della famiglia, un po' come una quarta figlia, sentivo il dolore, la mancanza e la rabbia. 
Traspare molta nostalgia e, mentre leggevo, quasi me ne dispiacevo. Volevo prendere da parte Jo e dirle "ragazza, stai perdendo la tua famiglia. Reagisci". Ma per fortuna ho aspettato e, come solo a Natale può accadere, il miracolo è avvenuto.
"Divertiti oggi", le auguro. "Non ci pensare, a quelle due."
Con mia sorpresa ride.
"Quelle donne non immaginano neanche che cosa stiamo passando, non come i nostri benefattori", risponde. "Non stiamo andando in pezzi, siamo solo un po' scheggiati. Tu fai del tuo meglio, mamma. Tutti noi facciamo del nostro meglio."
Il miracolo è avvenuto grazie ai doni, ai doni che aspettavo con più impazienza io che Jo, Ben, Nick e Megan. Credetemi quando vi dico che non vedevo l'ora di vedere quale sarebbe stato il dono successivo. E quello dopo. E quello dopo ancora.
Io direi che il miracolo, come l'ho chiamato io, è avvenuto anche grazie ai piccoli della famiglia: Megan e Nick. Soprattutto Megan. Gli unici a credere ancora nel Natale, nonostante tutto. Loro grazie alla loro gioia infantile hanno riscaldato e risvegliato il cuore dei più grandi.
Ho amato come, giorno dopo giorno, i personaggi crescessero. Come l'intera famiglia si risollevasse.
Gli unici momenti in cui mi piaceva davvero essere sul ghiaccio era quando Rick pattinava accanto a me, tenendomi su. Stretta al suo braccio, mi sembrava di fluttuare sul ghiaccio come una pattinatrice olimpica. E' così che ho attraversato la vita fino alla sua morte, sempre appoggiata a lui, aggrappata saldamente. Adesso sto imparando a stare in piedi sulle mie gambe. So che ci sono ancora tratti irregolari, ma non sono sola. Le possibilità mi entusiasmano.
Un libro che non si può non leggere, un libro corto ma che vale tanto. Tanto anche dopo, quando l'hai concluso. Grazie a Il tredicesimo dono questo Natale sento di avere qualcosa in più e, per la prima volta, capisco che il 25 dicembre non è solo regali e cenoni ma anche piccoli gesti fatti in silenzio.
Inutile dire che The Twelve Days of Christmas è diventata una della mie canzoni natalizie preferite.

8 commenti:

  1. Bella recensione e, a quanto pare, buon libro! E' nella mia wishlist, devo decidermi a leggerlo! :)

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  2. Lo voglio tanto leggere! *-*
    Magari per prepararmi al natale dell'anno prossimo :3

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  3. Sono felice che ti sia piaciuto tanto! *^* anche a me è piaciuto e sicuramente mi ha lasciato un messaggio importante!

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  4. Ciao, Sara! Nuova follower :3
    Quanto mi ispira questa lettura! Non vedo l'ora di procurarmelo :3

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    1. Ciao Giorgia, spero tu ti possa trovare bene qui!
      Ti consiglio proprio di sì, molto molto bello.

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