sabato 26 luglio 2014

Recensione: L'isola della paura di Dennis Lehane

Ciao a tutti, fiorellini
come state? Io sto bene, ho iniziato da poco a prendere la cura per l'emicrania. Sono un po' preoccupata per i possibili effetti collateri, ma cerco di pensare positivo. Qualche effettuccio si è fatto vedere, ma vediamo come andrà avanti. c:
Per tenere la mente occupata, comunque, leggo, Come sempre, direi.(quando riesco, visto che uno degli effetti collateri è la perdita di concentrazione).
Libro finito due giorni fa, quello che sto per recensire.


Autore: Dennis Lehane
Titolo: L'isola della paura 
Prezzo: € 9,90
Pagine: 352 
Editore: Piemme 
Collana: Pickwick


1954, settembre. L'agente federale Teddy Daniels viene inviato sull'isola di Shutter, al largo di Boston, dove si trova l'Ashecliffe Hospital, destinato alla detenzione e alla cura dei criminali psicopatici. Deve trovare una detenuta scomparsa, Rachel Salando, condannata per omicidio, ma un uragano si abbatte sull'isola, impedendo qualsiasi collegamento con il resto del mondo. Ma sull'isola, niente è davvero quello che sembra, e gli interrogativi si accavallano: come ha fatto la Salando a sparire nel nulla? Chi semina strani indizi in codice? E cosa sta cercando Teddy Daniels? Una detenuta scomparsa, oppure le prove che all'Ashecliffe Hospital si fanno esperimenti sugli esseri umani, o ancora qualcosa di più profondo, che lo tocca personalmente?

L'agente Teddy Daniels viene mandato con un nuovo partner, l'agente Chuck Aule, ad investigare sulla misteriosa scomparsa di una paziente, Rachel Solando, internata per l'uccisione dei suoi tre figli. La donna si e volatilizzata dalla sua camera, sebbene questa fosse chiusa dall'esterno e nessuno dei numerosi sorveglianti l'abbia vista fuggire, ed ha lasciato solo un enigmatico messaggio, che pare contenere un codice da decifrare.
Il direttore dell'istituto, il dottore Cawley, manifesta ben presto un interesse diretto per le condizioni di salute dello stesso agente Daniels. Teddy infatti soffre di frequenti e dolorose emicranie e di una sorta di innata fobia per il mare. Inoltre l'uomo appare traumatizzato da dolorosi eventi del suo passato recente: gli orrori della guerra mondiale, la liberazione di un campo di concentramento tedesco e, soprattutto, la tragica perdita della moglie Dolores, rimasta vittima di un incendio doloso. Daniels è sicuro che proprio il responsabile dell'incendio, il folle Andrew Laeddis, sia internato tra i pazienti dell'istituto di Shutter Island, e all'insaputa di tutti coltiva propositi di vendetta, cercando di scovare ed uccidere il responsabile della morte della moglie. Ma, all'ultimo secondo, tutto cambia.

Era tutta quell'acqua. 
Una distesa che li circondava, tanto che del mondo non era rimasto nient'altro. Teddy pensò che l'acqua avrebbe ingoiato il cielo. Fino a quel momento, non si era mai accorto di quanto fossero soli.

Non sono una persona a cui mancano espressioni o parole, devo ammetterlo, sono conosciuta per la mia capacità di far vivere sulla pelle ciò che provo alle altre persone, ma questa volta mi risulta difficile parlarvi di questo libro. Non voglio spoilerare nulla, ma nel caso qualcuno voglia discutere con me sul libri sono disponibile via mail. Come ogni volta, d'altronde.
Vi dico subito ciò che penso di questo libro: è un libro magnifico. Anzi, forse magnifico non rende bene.
Un thriller capace di incatenarvi alle sue pagine, di farvi sentire sulla pelle ciò che narra. Cosa narra? Una grande avventura. Avventura di Teddy che dovrebbe ritrovare Rachel Solado, paziente scomparsa, ma che finisce per ritrovare se stesso. O forse perdere se stesso.
Perché, di sicuro, di confusione ne attraversa. E non poca.
Ci sono sicurezze in questo libro, fiorellini, sicurezze che vengo sradicate come alberi. Tutte le cose che davo per certe, alla fine erano un altro ammasso di cose che, in realtà, erano semplice bugia.
Bugia, bugia, bugia, bugia.
Personaggi perfettamente definiti, personaggi che - prima della fine del libro - saranno vostri cari amici. O forse nemici.


In fondo, alzarsi al mattino era un po' come rinascere. 
Ti svegliavi ed eri un uomo senza storia; poi, fra uno sbadiglio e l'altro, cercavi di ricomporre il passato mettendone insieme i pezzi in un ordine più o meno cronologico prima di prepararti ad affrontare il presente.

Grandissimo mondo, quello creato da Lehane. O forse, dovrei dire illusione.
I fatti scorrono tranquilli e senza intoppi, tutto sembra filare liscio come l'olio e la verità proposta sembra l'unica possibile ed esistente. Mi sbagliavo di grosso, ovviamente. L'autore ha trovato un modo eccellente per "scappare" dalla verità. Di modificarla e riproporcela, da un punto di vista totalmente diverso.
Lehane mi ha fatto pensare tante volte "cavolo, ma perché non ci avevo pensato prima?". Io, fiorellini, non so perché non ci ho pensato prima, ma posso assicurarvi che il mondo narrato, è narrato con tale maestria che ve ne stupirete.
Questo libro è stata una grande scoperta e, come sicuramente tanti di voi sapranno, quando un libro piace tanto le parole giuste non si trovano mai.

È questo il genio kafkiano di tutta la faccenda. 
Se non sei pazza e gli altri hanno detto al mondo che lo sei, tutte le tue proteste non fanno altro che suffragare il loro punto di vista.

Il libro è una miscela magnifica di thriller, mistery, poetica e ironica. Se siete appassionati del genere e non lo avete ancora letto, dovete riparare subito al vostro errore mentre, se non avete ancora letto nulla di questo genere, è un libro eccezionale per iniziare. Non ve ne pentirete, vi do la mia parola.
È un'avventura di cui vale la pena far parte.

6 commenti:

  1. Lo voglio leggere anche io da un sacco di tempo, idem per "La morte non dimentica"!!
    Shutter Island e Mistic River sono due film che ho adorato e quindi ho aspettative altissime sui libri...dell'autore ne parlano molto bene, spero di poterli trovare prestissimo, magari su BM!!!
    Ciao Sara... ^^ (forse dovevo scriverlo prima, ma va beh... ^^)

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    1. Pila, credo che le tue aspettative su Shutter Island saranno soddisfatte v.v
      AAHAHAHAH ciaaaao Pila *-*

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  2. Non è un libro che fa per me, ricordo che il film mi aveva completamente spiazzata, ma non mi ha fatto impazzire. Mi dispiace che non stai molto bene, Sara! :( Cos'è questo problema del mal di testa?!?! Io ho scoperto di soffrire da un anno a questa parte di emicrania a grappolo o qualcosa del genere e devo prendere delle pillole apposite per farmela passare, il che succede almeno 2/3 volte al mese! E' una cosa simile? ç_ç
    Un grosso abbraccio e un bacio, Sara!!! :*

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    1. A me è piaciuto tanto ma sai, Ila, son gusti v.v
      Comunque, ho sempre sofferto di emicrania (da quando ho 13 anni) ma una volta mi faceva male 3/4 volte a mese e riuscivo a resistere. Da un anno, invece? Da un anno ho ogni giorno mal di testa. E non sto scherzando. Ogni santo giorno. Fare ogni minima cosa mi pareva impossibile e andare avanti a medicine era impossibile. Ora sto prendendo queste medicine e va molto meglio, ma vedremo a settembre come andrà avanti.
      Ci possiamo capire, cara mia!

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  3. Ciao Sara ^^ il film mi piacque tantissimo, questo non vedo l'ora di leggerlo questo romanzo,m ipiace il fatto che mescoli thriller e mistery :3 un abbraccio

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